La ricognizione del sacro corpo di Santa Rosalia avvenuto per disposizione del Cardinale Salvatore PAPPALARDO Arcivescovo di PALERMO nell’ottobre del 1987.

Palermo, che dopo la proclamazione episcopale aveva riconosciuto Rosalia vissuta nel XII secolo “santa”, aveva dimenticato per 4 secoli la sua protezione. Solo nel 1624 dopo la scoperta prodigiosa delle sue reliquie e il miracolo da lei operato nel salvare la città dalla peste per sua intercessione la proclamerà, per editto di URBANO VIII, Patrona principale di Palermo e protettrice della Sicilia.

Dopo avere conservato il sacro deposito delle sue ossa temporaneamente in una cassa in argento e vetro dove era custodito il braccio di Sant’Agata, il corpo di Rosalia verrà definitivamente custodito dal 1630 nella nuova urna argentea di oltre 450 kg. Opera di Mariano Smiriglio, nella Cappella Senatoria in Cattedrale.

DOCUMENTO ECCEZIONALE PER PALERMO E PER IL CULTO DI SANTA ROSALIA/ E’ L’ANNO 1987 IL CARDINALE SALVATORE PAPPALARDO, ARCIVESCOVO AUTORIZZA LA RICOGNIZIONE DELLE SACRE RELIQUIE DELLA SANTA PATRONA / OLTRE AL CARD. PAPPALARDO, SONO PRESENTI GIUSEPPE OLIVERI SEGRETARIO, IL SIG. GIOVANNI LA MANTIA PRESIDENTE DELLE CONFRATERNITE, MONS. MIRABELLA PARROCO DELLA CATTEDRALE, IL DOTT. BARBARO ED IL DOTT. CIOLINO MEDICO LEGALE.

DOPO L’APERTURA DELLA CASSA E DEL COFANO SONO 27 LE OSSA RITROVATE E AVVOLTE NELLA BAMBAGIA, E IL CRANIO DELLA SANTA, CHE COINCIDE CON LA MANDIBOLA/ SI TRATTA, COME ANNOTATO, DEL CORPO DI UNA GIOVANE DONNA/ UN PARTICOLARE RACCONTATO IN QUELLA SEDE DURANTE LA RICOGNIZIONE: “AD UN CERTO PUNTO IL DOTT. CIOLINO FECE SCIVOLARE UN PEZZO D’OSSO, IL FEMORE DELLA SANTA , TRA LE DITA DEL CARD PAPPALARDO; EMOZIONE E COMMOZIONE, ED IN QUEL MOMENTO, DUE GROSSE LACRIME SCIVOLARONO SUL VOLTO DEL PRELATO”.

UN DOCUMENTO CHE SFATAVA CERTE PRESUNTE FALSE DICERIE SUL CONTENUTO DELL’URNA NELLA CATTEDRALE DI PALERMO /ALCUNI AVEVANO ADDIRITTURA PRESUNTO CHE DENTRO IL FERCOLO ARGENTEO FOSSERO DEPOSTE NON OSSA UMANE MA QUELLE DI UNA CAPRA /TUTTO CIÒ SFATAVA CERTI FALSI PRECONCETTI/ SANTA ROSALIA,”LA SANTUZZA” DEI PALERMITANI È VERAMENTE PRESENTE, ANCHE CON IL SUO GLORIOSO CORPO, ACCANTO AL SUO POPOLO, LE SUE RELIQUIE AUTENTICHE SONO QUELLE SCOPERTE NELLA CAVERNA DEL PELLEGRINO /IL SACRO DEPOSITO SCOPERTO IL 15 LUGLIO 1624 SU INDICAZIONE RESA PER LA TESTIMONIANZA DELLA CIMINNESE GIROLAMA LA GATTUTA, INFERMA E MIRACOLATA DA ROSALIA /

27 OTTOBRE 1987 – ALLA PRESENZA DEL CARDINALE SALVATORE PAPPALARDO ARCIVESCOVO DI PALERMO, VIENE ESAMINATO IL COFANO, RIVESTITO IN VELLUTO, RASO E ORO CHE DA SECOLI CONSERVA LE VENERATE RELIQUIE DI SANTA ROSALIA PATRONA DI PALERMO/ VIENE ESAMINATA LA CHIUSURA DEI LEMBI E LA CERALACCA/ E’ PRESENTE MONS. FRANCESCO MIRABELLA PARROCO DELLA CATTEDRALE/ DOPO AVERE ESAMINATO ATTENTAMENTE LE OSSA ED AVERLE CONTATE SONO STATE NUOVAMENTE DEPOSTE CON IL REGESTO DELLA COMMISSIONE PRESIEDUTA NEL 1624/25 DAL CARD. GIANNETTINO DORIA / LA RICOGNIZIONE DISPOSTA DA SUA EMINENZA IL CARDINALE PAPPALARDO AVVIATA IL 26 OTTOBRE TERMINERA IL 16 NOVEMBRE/ IL CONTENUTO DELLA CASSA SVELERA’ IL NUMERO DELLE OSSA ED IL TESCHIO DELLA SANTA, IN PARTE ANCORA “INGASTATI” NELLA ROCCIA DEL MONTE COSI COME LA PIETRA CALCAREA DELLA GROTTA PER OLTRE 4 SECOLI LE AVEVA CUSTODITE/TRA I REPERTI UN GROSSO FRAMMENTO ESTRATTO DAL FEMORE È STATO DEPOSTO SOTTO L’ALTARE CONCILIARE, VISIBILE NELLA NUOVA SISTEMAZIONE DELLA AREA PRESBITERIALE DELLA CATTEDRALE DI PALERMO.

Di Rosario De Santis

Accompagnatore e animatore culturale.

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