Nei prossimi giorni, dal 4 al 28 gennaio, si apriranno le iscrizioni on-line per l’anno scolastico 2022/2023, e la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, in vista di questo annuale appuntamento, ha inviato un messaggio agli studenti e ai loro genitori per sensibilizzarli alla scelta dell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), una materia sempre più apprezzata nelle scuole italiane, capace di favorire il confronto e il dialogo all’interno della classe.
«Crediamo – scrivono i vescovi – che il valore del dialogo sereno e autentico con tutti debba essere un traguardo importante da raggiungere insieme. Avvalersi, nel proprio percorso scolastico, di uno spazio formativo che faccia leva su questo aspetto è quanto mai prezioso e qualifica in senso educativo la stessa istituzione scolastica».
Papa Francesco lo scorso 5 ottobre 2021, in occasione dell’incontro sul Patto Educativo Globale, ha dichiarato: «Da sempre le religioni hanno avuto uno stretto rapporto con l’educazione… [Essa] ci impegna a non usare mai il nome di Dio per giustificare la violenza e l’odio verso altre tradizioni religiose, a condannare ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo e a difendere il diritto di ciascuno a scegliere e agire secondo la propria coscienza. Se nel passato, anche in nome della religione, si sono discriminate le minoranze etniche, culturali, politiche e di altro tipo, oggi noi vogliamo essere difensori dell’identità e dignità di ogni persona».
Avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica a scuola non significa dichiarare un’appartenenza religiosa, o lasciarsi condizionare la coscienza da qualcuno, si tratta solo di un voler chiedere alla scuola un’istruzione anche sui contenuti della religione cattolica, oltre a quelli che riguardano i valori culturali, il rispetto della vita dell’uomo e di tutte le altre religioni.
L’Ora di Religione a scuola – conclude la Presidenza della Cei – «permette, inoltre, di incontrare degli insegnanti professionalmente qualificati e testimoni credibili di un impegno educativo autentico, pronti a cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni alunno e studente e ad accompagnare ciascuno nel suo personale e autonomo percorso di crescita. Ci auguriamo che possiate accogliere con generosità questa occasione di crescita, così da poter iniziare o continuare tra voi e con i vostri docenti un proficuo dialogo educativo».