Le chiese sono sempre state luoghi che hanno custodito al loro interno opere prezione, opere create dall’uomo per glorificare Dio anche attraverso l’arte. Ogni tanto, alcune di esse ci svelano parte delle loro viscere dove sono conservati tesori inestimabili che raccontano di tempi antichi, di una fede forte e sincera. Questa volta a svelare il tesoro è stata la basilica cattedrale di Acireale all’interno della quale è stata ritrovata una cripta nella quale al suo interno è custodita da chissà quanti secoli un affresco raffigurante Gesù Crocifisso con attorno delle anime purganti avvolti dalle fiamme.
La scoperta è avvenuta a seguito di alcuni studi condotti dall’Arch. Paolo Bella, il quale si è concentrato in particolar modo nella ricerca nelle zone “nascoste” dell’intero edificio religioso perchè quest’ultimo è stato costruito sopra quella che in origine era una zona cimiteriale. La cattedrale invece risale al XV secolo dove vi era una cappella all’interno di un bosco appartenente all’abbate benedettino di Nova Luce di Catania, successivamente nel 1598 l’edificio assumerà la forma di cattedrale.
Dopo le autorizzazioni di curia e soprintendenza, dopo aver rimosso una porzione di pavimento, grazie all’impiego di apparecchiature termografiche ed endoscopiche, queste hanno permesso di appurare la presenza di un vano sepolcrale posto al di sotto della pavimentazione e quindi la scoperta dell’affresco in questione. “Il vano – si legge sul sito della Diocesi di Acireale – si presenta in buono stato conservativo, sia per quanto riguarda gli intonaci, che la struttura muraria, come anche i colatoi. Si tratta di una scoperta non indifferente, che dimostra quanto il sottosuolo sia ricco di opere e manufatti ancora celati. Sono ancora in corso lavori di studio e messa in sicurezza del sito al fine di accertare in quale periodo storico risale il ritrovamento”. Nelle prossime settimane, sicuramente, ci saranno novità in merito, basterà solo attendere!