Con una lettera, inviata al presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, l’arcivescovo Rino Fisichella, Papa Francesco indica le prospettive caratterizzanti del prossimo Giubileo 2025, che verrà celebrato a venticinque anni dal Grande Giubileo del 2000 compiuto da San Giovanni Paolo II.
Il motto scelto da Papa Francesco per il prossimo Giubileo, Pellegrini di speranza, è un invito a rialzarsi e a riprendere il cammino della fede messo alla prova in questi ultimi anni dalla pandemia che – dichiara il Pontefice – «oltre ad aver fatto toccare con mano il dramma della morte in solitudine, l’incertezza e la provvisorietà dell’esistenza, ha modificato il nostro modo di vivere».
In questo tempo di prova – dove limitazioni, sofferenza e morte hanno messo in ginocchio i popoli del nostro pianeta – «tutti – ricorda il Papa – abbiamo visto limitate alcune libertà e la pandemia, oltre al dolore, ha suscitato talvolta nel nostro animo il dubbio, la paura, lo smarrimento», ed è per questo che «dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante».
In attesa della Bolla di indizione, che conterrà le indicazioni specifiche per la celebrazione del Giubileo 2025, Papa Francesco invita la Chiesa a dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera, «per recuperare – precisa il Pontefice – il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo».
Foto: Avvenire
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