Il fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, Biagio Conte, a causa di un malore ha dovuto interrompere il digiuno abbracciato in questi mesi.
Dalla grotta in cui si era ritirato, il missionario laico è stato accompagnato nelle vicinanze in una stanza di un piccolo Santuario dedicato alla Madonna, assistito dalla Missione e monitorato dai medici.
Il fisico di fratel Biagio – come riferisce il portavoce della Missione, Riccardo Rossi – è molto debilitato e sofferente; «dopo nove mesi di digiuno (a pane e acqua) e preghiera, di cui l’ultimo mese solo con acqua ed Eucarestia, ha ricominciato ad alimentarsi gradatamente con cibi semisolidi».
L’appello lanciato da Biagio Conte in quest’ultimo periodo era molto chiaro: «Adesso basta alle guerre, alle violenze e all’odio non prevalga più il male ma accogliamo e facciamo il bene, riconciliandoci tutti insieme con lo Stato della Russia, dell’Ucraina, dell’Europa, dell’America, dell’Africa e dell’Asia e con tutti gli altri Stati del mondo». Un appello che il Missionario laico ha rivolto a tutti i popoli e le nazioni, soprattutto a quelle attualmente in guerra, invitando tutti ad orientarsi verso il bene comune e a lavorare per costruire il dialogo e la pace.
«Adesso basta – precisa fratel Biagio – vivere per il potere, l’arroganza, la supremazia, il dominio; seminiamo invece la vera fratellanza, l’amicizia, la concordia e la vera solidarietà, per rispondere al male con il bene e le opere buone ricche di giustizia e di pace. Il buon Dio non ci impone nulla, ma ci invita con amore e vera paternità a costruire un mondo più giusto e accogliente, perché la pace e la speranza possano maturare sempre più nei nostri cuori».
Per tutto il tempo della Quaresima, i missionari, i volontari e diversi benefattori che a diverso titolo sostengono la Missione di Speranza e di Carità (che ospita circa 600 persone in difficoltà) fondata da Biagio Conte, hanno deciso, a turno, di digiunare per un intero giorno, per pregare insieme a Fratel Biagio per la Pace tra Russia e Ucraina, in comunione con Papa Francesco che il prossimo 25 marzo consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria.
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