Leggendo gli scritti di alcune figure di santità, quelle meno note, ci si imbatte in vere e proprie “profezie” che ci sorprendono per le loro lucide considerazioni, e che, a distanza di tempo, rileggendole nel contesto attuale, ci sorprendono ancor di più per la loro straordinaria attualità.
Il breve testo che stiamo per proporvi appartiene al beato Maria Eugenio di Gesù Bambino, al secolo Henri Grialou, un frate carmelitano scalzo, studioso appassionato della dottrina di santa Teresa di Gesù Bambino e di san Giovanni della Croce, autore del libro “Voglio vedere Dio” che Papa Francesco pensò di regalare a tutti i membri della Curia Romana nel natale del 2017.
Il testo che proponiamo di seguito è tratto da una conferenza spirituale dettata da padre Maria Eugenio a Marsiglia, il 23 febbraio del 1962. E proprio all’inizio della sua conferenza, riflettendo sulle inquietudini che agitano il mondo, il teologo carmelitano ebbe a dire:
(il neretto è nostro)
«Nel mondo si diffondono anche attualmente delle ideologie potenti, che sembrano voler distruggere la nostra antica civiltà cristiana. Queste ideologie non nascondono che hanno una nuova concezione della civilizzazione e perfino dell’uomo; seducono con delle promesse affascinanti non solo gli uomini ma intere masse avide di felicità… Se, nelle nazioni, non vediamo che aspirazioni puramente umane, è molto probabile che, nelle ideologie, ci sia più di questo, cioè una vera azione dello spirito del male che vorrebbe colpire i valori spirituali e la Chiesa che li possiede. Davanti a queste minacce, siamo inquieti e forse la nostra inquietudine è legittima. Cosa succederà in avvenire? Che cosa sarà di noi, del nostro paese, dell’Europa e del mondo, tra quindici, venti anni? È molto difficile prevederlo. Abbiamo l’impressione che vivremo degli avvenimenti mai visti».
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