Una giornata dedicata ed incentrata sulla Parola di Dio, la sua divulgazione e la sua riflessione. È nel 2019 attraverso il motu proprio “Aperuit illis” di Papa Francesco del 2019 attraverso cui il Pontefice stabilì che nella III° Domenica del Tempo Ordinario venisse stabilita una giornata solenne dedicata alla Parola non a caso parliamo della Domenica della Parola giunta alla sua quarta edizione. «La Bibbia – spiegava il Pontefice nel 2019 nel Motu Proprio – non può essere solo patrimonio di alcuni e tanto meno una raccolta di libri per pochi privilegiati. Essa appartiene, anzitutto, al popolo convocato per ascoltarla e riconoscersi in quella Parola».
Attraverso questa Domenica i cristiani sono invitati a riflettere sull’importanza della Parola di Dio affinché possano riempire i loro cuori di speranza e gioia che vengono dalla sua Parola che ci inonda di un lieto messaggio di salvezza. L’importanza di questa giornata fa sì che possiamo comprendere concretamente il Vangelo e la sua importanza che è la vera luce delle genti. Tuttavia è il quarto anno in cui tutti noi cristiani siamo chiamati a meditare e approfondire la Parola di Dio che è l’unica parola in grado di cambiare in meglio il nostro cuore. È Dio che ci parla per annunciarci il suo amore, la sua salvezza. Con questa solennità la Chiesa ci offre la possibilità di comprendere che la Parola di Dio è in grado di rispondere ai nostri bisogni più profondi e ci mette a disposizione un tesoro di vita e di forza che non delude, che spalanca la strada della condivisione e della solidarietà, permettendoci di uscire dall’individualismo. (queste ultime sono parole proprio di Papa Francesco). Proprio oggi il Vangelo ci parla degli inizi della predicazione di Gesù, dopo l’arresto di Giovanni Battista. Il passo odierno di Matteo nella prima parte ci dice quello che Gesù è per noi: la luce, la luce che è vita, è sicurezza, è speranza.
Celebriamo quindi la sua Parola che va ascoltata e concretizzata perché in forza della nostra Fede e del nostro battesimo siamo chiamati ad essere il vero sale della terra e i veri testimoni della Parola che genera vita, missioni, vocazioni e la rivelazione del nostro Dio. È tramite l’ascolto di Dio da parte di Abramo che si mette poi in moto la storia della salvezza e la Rivelazione.
Oggi Domenica 22 Gennaio 2023 si concretizzano: l’ascolto celebrativo e comunitario della Parola in quanto Dio ci parla non a caso una frase che spesso appare nelle Sacre Scritture è “Così dice il Signore”; la meditazione della sua Parola perché all’ascolto della Parola di Dio che dobbiamo riconnettere la lettura privata, personale, delle Sacre Scritture ed in fine la riflessione perché attraverso la sua Parola noi cristiani nel nostro cuore avviamo un processo di riflessione.
Con una considerazione conclusiva possiamo affermare che oggi è una giornata volta a scoprire il vero Tesoro che contiene la Parola di Dio. “La Parola di Dio ci permette di toccare con mano questa vicinanza, perché – dice il Deuteronomio – non è lontana da noi, ma è vicina al nostro cuore”. E infine lo scorso anno, nell’omelia del 23 gennaio 2022, Papa Francesco dice che “Al centro c’è Dio con la sua Parola. la Parola svela Dio e la Parola ci porta all’uomo. È al centro: svela Dio e ci porta all’uomo. (…) La Parola che si è fatta carne vuole diventare carne in noi. Non ci astrae dalla vita, ma ci immette nella vita, nelle situazioni di tutti i giorni, nell’ascolto delle sofferenze dei fratelli, del grido dei poveri, delle violenze e delle ingiustizie che feriscono la società e il pianeta, per non essere cristiani indifferenti, ma operosi, cristiani creativi, cristiani profetici”.
Foto: Vatican News
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