Si è svolta in questi giorni, presso la Sala Stampa della Santa Sede, una Conferenza Stampa a conclusione della seconda tappa del processo sinodale 2021-2024: la Tappa Continentale.

Tra i vari interventi, quello di monsignor Lucio Adrián Ruiz, Segretario Generale del Dicastero per la Comunicazione, che ha descritto i lavori svolti in ambito digitale e della realtà comunicativa in generale.

I dati principali rivelano la presenza online del 64% della popolazione mondiale. 7 persone su 10 – riferisce monsignor Lucio Adrián Ruiz – utilizzano un telefono cellulare, e 4,5 miliardi di persone utilizzano i social network in tutto il mondo.

Ai lavori del “Sinodo digitale” – che, spiega Ruiz, «è lo stesso Sinodo della Chiesa, con lo stesso obiettivo, con la stessa metodologia del resto della Chiesa, ma svolto negli “spazi digitali”» – hanno preso parte un migliaio di missionari ed evangelizzatori digitali e influencer cattolici, quelle persone cioè, soprattutto giovani, che testimoniano il vangelo attraverso il web, «aiutando, accompagnando, predicando, donando il loro tempo a chi ne ha bisogno», e generando un crescente numero di cosiddetti follower che li seguono con il desiderio di conoscere meglio e coltivare la fede; per alcuni di questi follower, talvolta, si tratta del primo approccio alla fede.

Il Sinodo digitale ha raggiunto una grossa fetta di popolazione (fra i 18 e 40 anni), soprattutto tra i giovani. Tra questi – precisa il Segretario Generale del Dicastero per la Comunicazione – «il 30% non credenti o lontani dalla Chiesa, interessati a questo cammino. Nella prima fase abbiamo ricevuto 150.000 questionari compilati, in 115 Paesi, in 7 lingue. Il potenziale di questi missionari digitali è di 20.000.000 di followers. I giovani hanno trovato una dinamica, in termini di tempi, forme e metodologie, più consona a loro. I non credenti e i lontani dalla Chiesa hanno trovato un percorso di avvicinamento e dialogo che ha permesso loro di esprimersi e avvicinarsi in modo più libero».

Tra i mille missionari ed evangelizzatori digitali, coinvolti nel progetto di sinodalità digitale, è stato chiamato a partecipare, don Dario Chimenti, giovane presbitero siciliano dell’Arcidiocesi di Palermo.

«Abbiamo scoperto – conclude monsignor Lucio Adrián Ruiz – tanti missionari ed evangelizzatori negli ambienti digitali, che svolgono un lavoro molto importante con tutti i tipi di persone; hanno bisogno di essere accompagnati, aiutati, sostenuti e formati, per poter vivere la loro fede e accompagnare i loro followers, e così “camminare insieme” nel mondo, che è uno, oggi presenziale e digitale».

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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