“Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta”
Continua la violenza in Ucraina. Un grave attacco missilistico notturno ha messo a dura prova la città di Odessa dove secondo Mosca, si stava preparando attacchi verso quest’ultima. Secondo Kiev sono stati 19 e 5 tipologie di missili utilizzati durante l’attacco alla città ucraina in modo tale da isolare completamente l’accesso dell’ Ucraina al Mar Nero per bloccare il corridoio del grano.
Nel corso del raid notturno, a fae i conti con la devastazione è stata la cattedrale ortodossa della Trasfigurazione di Odessa. Completata nel 1808, la cattedrale venne demolita dalle autorità sovietiche nel 1936 e fu ricostruita tra il 1999 e il 2003. Si tratta non solo di un luogo protetto dall’Unesco, ma anche del principale luogo di culto della città dove migliaia di fedeli si raccolgono per partecipare alle funzioni religiose.
“La Cattedrale della Trasfigurazione, situata nel centro storico di Odessa e protetta dall’Unesco, è stata distrutta. Un crimine di guerra che non sarà mai dimenticato e perdonato”, questo è quanto si legge sull’account Twitter del Ministero degli Esteri ucraino. Secondo la Russia invece, l’attacco alla cattedrale è stato dovuto ad una contraerea ucraina, probabilmente non sapremo mai la verità. Le immagini che arrivano da Odessa intanto hanno di fatto indignato il mondo, perchè i luoghi di fede sono posti che conservano pace, umanità e dignità, e come tali dovrebbero essere risparmiati: basta colpire i luoghi sacri nel mondo!
Questa mattina Papa Francesco durante le parole pronunciate all’Angelus non è mancato il riferimento a quanto accaduto. “Continuiamo a pregare per la pace, in modo speciale per la cara Ucraina, che continua a subire morte e distruzione, come purtroppo è accaduto anche questa notte a Odessa”. Lo sforzo che la Santa Sede sta facendo per porre fine al conflitto è davvero imponente, il card. Matteo Zuppi inviato del Papa sta onfatti incontrando i potenti della Terra per cercare di mediare e fermare questo spargimento di sangue quanto prima.