Un anno da dedicare alla preghiera per prepararsi nel migliore dei modi a quello “santo”, ossia il Giubileo che la Chiesa universale vivrà nel 2025. Il dicastero per l’Evangelizzazione ha pubblicato “Insegnaci a pregare”, un sussidio per aiutare parrocchie, movimenti e famiglie a riscoprire una delle dimensioni essenziali del cristianesimo. (CLICCA QUI per il sussidio)

Una settantina di pagine per riscoprire il valore e il senso della preghiera: non una sequela di parole e componimenti recitati a memoria ma il luogo privilegiato dell’incontro con Dio, del dialogo col Signore. Un’esigenza che Papa Francesco ha avvertito in tutta la sua impellenza, tanto da voler dedicare alla preghiera tutto il 2024 in vista dell’apertura della Porta santa. “Il Giubileo – si legge nell’introduzione – coinvolgerà non solo la città di Roma ma si estenderà come un annuncio della misericordia di Dio al mondo intero, diventando, in questo modo, una grande occasione di evangelizzazione”.

Nel Vangelo di Luca, i discepoli chiedono che Gesù insegni loro a pregare e il Padre Nostro rappresenta il modello ideale di ogni preghiera. Il sussidio illustra varie modalità: nella comunità parrocchiale troviamo anzitutto l’Eucarestia ma non si possono dimenticare la liturgia delle Ore (“preghiera pubblica della Chiesa”) e l’adorazione eucaristica, oltre a specifiche iniziative promosse dal Pontefice; poi c’è la dimensione familiare con le preghiere da recitare ai pasti, all’inizio e al termine della giornata e la liturgia delle Ore la domenica mattina, ma anche la preghiera per i giovani e i ritiri spirituali.

Infine i riferimento ai monasteri e ai santuari, oltre all’invito a pregare nelle celebrazioni domenicali per il Giubileo. Di seguito la preghiera del Giubileo scritta dal Papa:

Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato nel tuo figlio
Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi, la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo ravvivi in noi,
Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen.

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Foto tratta dal sito www.iubilaeum2025.va/

Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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