di Michelangelo Nasca e don Emilio Cannata
Dopo intense giornate di riflessione e di preghiera per le vittime del pluriomicidio consumatosi nella cittadina di Altavilla Milicia, a pochi passi dal capoluogo siciliano, e dopo estenuanti e scorretti rimbalzi televisivi che hanno messo alla gogna il Rettore della Basilica Mariana Diocesana della Milicia, le parole e soprattutto la presenza dell’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, restituiscono a tutta la comunità ecclesiale di Altavilla Milicia un po’ di serenità e l’importante sostegno ecclesiale che l’Arcivescovo ha voluto sottolineare presiedendo la celebrazione eucaristica mattutina.
«La mia – ha detto l’Arcivescovo durante l’omelia – è una semplice ma sentita presenza. Siamo saliti alla dimora di Dio, in questo tempio, in questo Santuario Diocesano e vogliamo incontrare ancora Dio attraverso Colei che ci ha dato il suo Figlio».
Parole, queste, che sono state apprezzate e accolte dalla comunità ecclesiale della Milicia, e che assumono un tono di prossimità e conforto.
«Per l’avanzare dell’iniquità – ha proseguito Lorefice – si raffredda l’amore di molti. Se un essere umano si dimentica che il suo cuore batte nel petto, se si spegne l’amore noi ci disumanizziamo. Ecco perché siamo venuti qui, per chiedere questa grazia: perché non si spenga l’amore nel cuore di molti».
Nel commentare la Liturgia della Parola della IV Domenica di Quaresima, l’Arcivescovo ha aggiunto: «più viviamo lontano da Dio più vediamo cosa può vivere l’esperienza umana: un indurimento del cuore fino alle estreme conseguenze, ovvero fino all’insensibilità, alla predazione, alla violenza e, soprattutto, alla falsità».
Poi l’appello dell’Arcivescovo a tutta la comunità altavillese: «Chiediamo oggi per intercessione della Beata Vergine Maria che ci tenga saldi! La fortezza della fede! In questo luogo chiediamo alla Vergine Maria che custodisca in noi un cuore di figli che amano Dio e i fratelli. Questa è la cosa decisiva in questo tempo: se saliamo al tempio, se ricorriamo alla Madre di Dio, Lei ci consegna sempre la fonte dell’amore e ci assicura che siamo con Dio fino alla misura della croce. L’amore di Dio salva questo mondo al di là dei travagli e delle contraddizioni, in attesa di cieli nuovi e terra nuova».
Infine, prima di impartire la benedizione, monsignor Lorefice ha espresso vicinanza a tutta la comunità di Altavilla ringraziando per tutto ciò che come comunità è stato fatto sino ad ora.
Un grazie particolare è stato rivolto dall’Arcivescovo al Rettore, monsignor Salvatore Priola, ai presbiteri della Basilica e alla cittadinanza tutta con la preghiera di indirizzare questa sua gratitudine anche al Sindaco di Altavilla Milicia, l’avvocato Pino Virga.
Forza e coraggio – ha concluso Lorefice – possano risuonare ancora copiosamente nelle nostre case con l’augurio di mantenerci saldi nella fede in attesa di cieli nuovi e terra nuova.
Foto: Basilica Minore della Milicia
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