Un intervento di autopsia decisamente fuori ogni regola morale e civile, che dovrebbe invece essere deontologicamente presente e rispettata in ogni contesto sociale e professionale. È quanto accaduto in questi giorni durante un corso nazionale della Società Italiana di Medicina Legale, dove medici e professori di note università italiane sono stati catturati dalla telecamera di un telefonino intenti a ballare il brano “Gioca Jouer”di Claudio Cecchetto; un video che è stato pubblicato su internet e che ha già fatto il giro del mondo.
Un «atteggiamento disdicevole e valutabile sotto il profilo deontologico», ha detto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commentando all’Ansa il video diventato virale sui social network. «Un atteggiamento disdicevole e poco decoroso nei confronti dell’attività che si stava eseguendo su cadaveri. L’evento – afferma Anelli – si è verificato presso l’Università di Malta in occasione di un percorso di formazione per la dissezione di organi su cadaveri». Nel nostro Paese, ha precisato il presidente Fnomceo, «non è mai successo che fosse cosi manifestatamente venuto meno il decoro nell’esercizio di un attività formativa professionale». «L’evento – sottolinea – ha profili di valutazione deontologica ai fini di eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dei medici che hanno partecipato, una valutazione che spetta agli Ordini provinciali dove gli stessi medici sono iscritti» (Ansa).
Come recita il Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2300, «i corpi dei defunti devono essere trattati con rispetto e carità nella fede e nella speranza della risurrezione. La sepoltura dei morti è un’opera di misericordia corporale; rende onore ai figli di Dio, templi dello Spirito Santo».
Quanto è accaduto all’Università di Malta non rende onore né al defunto, su cui veniva effettuata l’autopsia, né ai medici che ne accompagnavano l’operazione con incresciose danze.
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