Prosegue l’itinerario fotografico di Baldo Lo Cicero nel cuore della Palermo antica, e anche noi – attraverso gli splendidi scatti fotografici da lui raccolti – ne attraversiamo gli spazi sacri, per contemplarne l’architettura e il mistero della fede che ha generato così tanta bellezza.
La chiesa monastero di Santa Caterina d’Alessandria o del Cassaro – incastonato tra Piazza Pretoria, il Cassaro, la via degli Schioppettieri e Piazza Bellini – è un convento domenicano costruito intorno al 1310.
La chiesa – opera di un ignoto architetto manierista -, iniziata intorno al 1580, sviluppa nel suo interno l’idea di chiesa-aula sorta nel periodo della Controriforma. Volutamente non ci soffermiamo sulle bellezze architettoniche custodite all’interno di questo splendido edificio sacro, perché in opere d’arte come questa ogni aggettivo risulterebbe sproporzionato rispetto al suo reale splendore.
Giusto per capire di cosa stiamo parlando, vi invitiamo a dare un’occhiata a questo link.
Il Monastero, considerato uno dei principali di Palermo, ospitava le religiose appartenenti a nobili famiglie. Il monastero (sorto dopo il 1311), nel XVII secolo diventò per ricchezza ed estensione, uno dei più importanti della città. Subì diversi danneggiamenti durante i moti del 1848, del 1860, e durante i bombardamenti del 1943. Le ultime religiose hanno abitato il monastero sino al 2014. Oggi è aperto al pubblico e gestito dall’Arcidiocesi di Palermo. La proprietà è del FEC (Fondo Edifici Culto).
Foto: per gentile concessione di Baldo Lo Cicero
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