Oggi ricorre il 64° anniversario di sacerdozio del Beato Giuseppe Puglisi, il martire siciliano ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre del 1993.
Il 2 luglio del 1960, infatti, per l’imposizione delle mani del Cardinale Arcivescovo di Palermo Ernesto Ruffini, don Pino Puglisi veniva ordinato presbitero.
Tre anni orsono, nel dicembre del 2021, veniva svelata una lapide commemorativa nel Santuario carmelitano Madonna dei Rimedi di Palermo, per ricordare l’ordinazione presbiterale del martire siciliano, avvenuta proprio in quel santuario a cui Puglisi era molto legato.
Il priore del Santuario carmelitano, padre Renato Dall’Acqua, che aveva promosso l’iniziativa, aveva fatto incidere nella lapide commemorativa uno scritto del beato Puglisi: «Cristo diventò per me una persona, un amico. Ogni momento della mia giornata io lo riferivo a Lui, me lo sentivo sempre vicino».
Questa citazione è tratta da uno dei rarissimi scritti lasciati da don Pino Puglisi, risalente al 1974, dove il beato siciliano annotava: «Avrò avuto 21-22 anni, quando Cristo diventò per me una persona, un amico […]. Mi sono sentito di dialogare con lui. Me lo sono sentito proprio vicino, accanto come uno qualsiasi, un altro dei compagni, ma di quelli più amici […]. Ogni momento della mia giornata io lo riferivo a lui, me lo sentivo sempre vicino. E questo rapporto “personale” è continuato. Poi è subentrato un altro fattore: quello che hai fatto ai più piccoli dei miei fratelli lo hai fatto a me. Ecco che Gesù Cristo m’è stato presente anche negli altri. Divenuto sacerdote ho capito e sentito l’esigenza dell’approfondimento».
A rendere particolarmente significativo il legame della Madonna con Pino Puglisi contribuì la mamma, la signora Giuseppina Fana, che – secondo alcune testimonianze – si rivolgeva spesso all’Immacolata perché il figlio diventasse sacerdote. Una devozione, nei confronti dell’Immacolata, che la mamma del martire siciliano non mancherà poi di trasmettere al figlio.
A testimonianza di questo significativo legame, in una sua preghiera don Pino Puglisi scriveva: «Mettiamo le nostre famiglie sotto il patrocinio di Maria, poniamoci alle sue dipendenze, doniamoci completamente a lei, siamo costanti in questa donazione e consacrazione, rinnoviamola ogni volta che recitiamo la Salve Regina. Inginocchiamoci dinnanzi a questa donna eccelsa, chiediamo che comunichi anche a noi il potere di vincere il demonio, che faccia abitare in noi il Signore, che ci partecipi la grazia divina».
Foto: Archivio Beato Giuseppe Puglisi – Palermo
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