Il cardinale Pierbattista Pizzaballa invia una lettera a tutta la diocesi del Patriarcato Latino di Gerusalemme per invitare alla preghiera. «Sono passati – scrive il Patriarca – già molti mesi dall’inizio di questa terribile guerra. Non solo la sofferenza causata da questo conflitto e lo sgomento per quanto sta avvenendo sono ancora integri, ma sembrano anzi essere continuamente alimentati da odio, rancore e disprezzo che non fanno che aumentare la violenza e allontanare la possibilità di individuare soluzioni».
La lucida riflessione del coraggioso Porporato – sempre in prima linea nel governo e la cura della diocesi a lui affidata – sottolinea la difficoltà di immaginare la fine del conflitto a breve termine, «il cui impatto sulla vita delle nostre popolazioni – precisa – è il più alto e doloroso di sempre. È sempre più difficile trovare persone e istituzioni con le quali sia possibile dialogare di futuro e di relazioni serene. Sembriamo tutti schiacciati da questo presente impastato da così tanta violenza e, certo, anche da rabbia».
I territori del Patriarcato latino di Gerusalemme comprendono Cipro, Giordania, Israele e Palestina; e dal 6 novembre 2020, il cardinale Pizzaballa è l’attuale Patriarca di Gerusalemme.
Questi giorni – scrive il Patriarca – «sembrerebbero essere importanti per riuscire a dare una svolta al conflitto e fra questi in particolare il 15 agosto, che per noi è il giorno della solennità dell’Assunzione di Maria Vergine in cielo».
Il cardinale Pizzaballa invita così – prima o dopo la celebrazione dell’Eucarestia della grande Solennità Mariana, o in un momento che si terrà opportuno – ad un momento di preghiera di intercessione per la pace alla Vergine Santissima Assunta in cielo, chiedendo a parrocchie, comunità religiose contemplative ed apostoliche, e anche ai pochi pellegrini presenti in Terra Santa che si uniscano nel comune desiderio di pace che affidiamo alla Vergine santissima.
«Dopo avere speso tante parole, infatti, – dichiara il Patriarca – e dopo avere fatto il possibile per aiutare ed essere vicini a tutti, in particolare a quanti sono colpiti più duramente, non ci resta che pregare. Di fronte alle tante parole di odio, che vengono pronunciate troppo spesso, noi vogliamo portare la nostra preghiera, fatta di parole di riconciliazione e di pace».
L’appello alla preghiera per la drammatica situazione mediorientale non rimane inascoltato nel resto del mondo che, attraverso i canali del web, viene raccolto e rilanciato in diverse comunità parrocchiali locali.
«Preghiamo – conclude il cardinale Pizzaballa – perché, in questa lunghissima notte che stiamo vivendo, l’intercessione di Maria Santissima apra per tutti noi e per il mondo intero uno squarcio di luce».
Alleghiamo la preghiera alla Vergine Assunta, che il Patriarca Latino di Gerusalemme ha invitato a recitare nella Solennità Mariana del 15 agosto.
Supplica per la pace alla B.V. Maria Assunta al Cielo
Gloriosa Madre di Dio,
innalzata al di sopra dei cori degli angeli, prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le potenze angeliche dei cieli e con tutti i santi,
presso il tuo santissimo
diletto Figlio, Signore e maestro.
Ottieni per questa Terra Santa,
per tutti i suoi figli
e per l’umanità intera
il dono della riconciliazione e della pace.
Che si compia la tua profezia:
i superbi siano dispersi
nei pensieri del loro cuore;
i potenti siano rovesciati dai troni,
e finalmente innalzati gli umili;
siano ricolmati di beni gli affamati,
i pacifici siano riconosciuti come figli di Dio e i miti possano ricevere in dono la terra.
Ce lo conceda Gesù Cristo, tuo Figlio,
che oggi ti ha esaltata
al di sopra dei cori degli angeli,
ti ha incoronata con il diadema del regno,
e ti ha posta sul trono dell’eterno splendore.
A lui sia onore e gloria per i secoli eterni. Amen.
Foto: Terrasanta.net
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