Il Sinodo si avvia ormai alla sua conclusione, il Giubileo del 2025 è praticamente alle porte e, per chi se ne fosse accorto, questo è anche l’anno della preghiera. I prossimi mesi, per la Chiesa italiana e universale, saranno pieni e impegnativi.

Tanti gli appuntamenti già fissati, molte le iniziative previste e ancora da definire. Un calendario fitto che riguarderà pure la Chiesa di Palermo che in autunno dovrà dare il via al nuovo anno pastorale.

Anche qui la carne al fuoco non manca. Al netto delle nuovo nomine, che completeranno quelle rese note prima della pausa estiva, c’è l’ormai noto progetto di revisione del cammino di preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. Un percorso che, se completato e attuato così come previsto, è destinato a incidere notevolmente nella vita concreta delle parrocchie e nella loro organizzazione.

A questo si aggiungano i molteplici spunti contenuti nella sintesi diocesana del percorso sinodale, resa nota lo scorso giugno. Se è vero che si tratta di idee e proposte che non costituiscono un programma di lavoro in senso stretto, è altrettanto vero che non renderle oggetto di una seria riflessione rischierebbe di vanificare tanti sforzi.

E allargando appena di poco la prospettiva, i numeri risicatissimi del seminario ci dicono che anche Palermo, fra non molto, dovrà fare i conti con la penuria di presbiteri: una realtà attuale per moltissime diocesi del Nord e del Centro Italia che dovrebbe spingere la nostra Chiesa a riflettere sul da farsi.

Al di là dei grandi eventi, come il Sinodo e il Giubileo, o di alcune ricorrenze belle ma forse a conti fatti poco incisive, pensiamo al trentennale del martirio di don Pino Puglisi o al 400esimo festino di santa Rosalia, la Chiesa di Palermo ha davanti a sé sfide impegnative che richiedono, probabilmente, un supplemento di riflessione ed elaborazione che vada al di là della tradizionale assemblea diocesana di ottobre, con uno sguardo che non si limiti solo ai prossimi mesi ma guardi ai prossimi anni.

In questo senso Portadiservizio vuole offrire uno spazio aperto al contributo di idee e proposte per l’incipiente anno pastorale e per gli anni avvenire, focalizzato sulla Chiesa di Palermo.

Nei prossimi giorni pubblicheremo una serie di articoli, tutti intitolati allo stesso modo: “Proposte alla Chiesa di Palermo”, ognuno su uno specifico tema.

Con umiltà e senza alcuna pretesa di verità precostituite o di facili ricette, pensiamo che questa iniziativa possa essere utile a stimolare una riflessione ampia e partecipata che guardi al presente e al futuro della nostra comunità ecclesiale.

Per approfondire

Proposte alla Chiesa di Palermo/7: catechisti, accoliti e lettori

Proposte alla Chiesa di Palermo/6: i ministri straordinari

Proposte alla Chiesa di Palermo/5: il ruolo dei laici

Proposte alla Chiesa di Palermo/4, la procreazione assistita

Proposte alla Chiesa di Palermo/3: la pastorale familiare

Proposte alla Chiesa di Palermo/2: la pastorale giovanile

Proposte alla Chiesa di Palermo/1: una “nuova” parrocchia

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Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.