Stop alle iscrizioni al catechismo già da quest’anno e, dall’autunno del 2025, via al nuovo percorso quinquennale per la prima comunione e la cresima. L’arcidiocesi di Palermo rompe gli indugi e, dopo mesi di annunci e formazione, passa dalle parole ai fatti.

La nota del vicario

Il nuovo progetto per l’iniziazione cristiana di fanciulli e ragazzi, che unirà il catechismo della prima comunione ai corsi di preparazione alla cresima, diventa realtà: il vicario generale, monsignor Giuseppe Oliveri, ha infatti firmato oggi un documento che contiene le disposizioni transitorie.

Il tema è noto: sempre più bambine e bambini, ricevuta la prima comunione, lasciano le parrocchie insieme alle famiglie. Un problema su cui la Chiesa palermitana riflette da una decina d’anni e che, complice la pandemia, ha portato solo adesso alla definizione di una possibile soluzione.

Il progetto

L’idea è quella di un percorso unico per l’iniziazione cristiana, che cioè comprenda sia la prima comunione che la cresima (da ricevere insieme a 10-11 anni), della durata di cinque anni partendo dai sette, strutturato secondo il catecumenato degli adulti e che coinvolga in modo pieno le famiglie. (clicca qui per approfondire)

Il progetto è stato discusso negli organismi diocesani a vari livelli e, per decisione dell’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice, partirà ufficialmente dall’anno pastorale 2025/2026. Una disposizione che, sottolinea Oliveri, dovrà riguardare tutte le parrocchie “senza deroghe o eccezioni”, anche per evitare che qualche genitore possa optare per il classico percorso biennale o triennale.

Norme transitorie

E nel frattempo? La diocesi ha emanato delle disposizioni transitorie, anche perché la novità è destinata a incidere sulla vita delle comunità parrocchiali ma anche su migliaia di bambini e famiglie. Ecco allora che ci sarà un anno pastorale, cioè quello 2024/2025 che è alle porte, per far spiegare la novità e farla digerire. I prossimi mesi saranno dedicati a momenti di formazione e informazione di parroci, catechisti e famiglie e in generale di tutti i fedeli.

Lorefice ha disposto che, da subito, non si potranno iniziare nuovi percorsi in vista della prima comunione, ossia non partiranno i primi anni del catechismo; chi invece deve iniziare il secondo o il terzo anno (a seconda delle parrocchie) potrà proseguire come programmato fino al sacramento. Stessa cosa varrà per i corsi in preparazione alla cresima in itinere e per chi, ricevendo nel 2025 la prima comunione, inizierà il cammino per la confermazione.

Il problema sarà spiegare, a chi ha figli di 7 o 8 anni, che i bambini non inizieranno il catechismo: non potranno tenersi le consuete iscrizioni ma i parroci sono invitati ad accogliere e accompagnare le famiglie (anche per non perderle) coinvolgendole in attività e incontri nei tempi forti dell’anno liturgico.

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Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.