Trentun’anni orsono, don Pino Puglisi, il presbitero palermitano e parroco di Brancaccio, veniva ucciso davanti l’ingresso della propria abitazione. La mafia non sopportava più quel parroco che – per i loro gusti e loschi interessi – svolgeva il suo ministero presbiterale con “troppa dedizione ed eccessivo spirito evangelico”, e bisognava anche dare risposta al Papa polacco che nella Valle dei Templi, il 9 maggio del 1993, aveva osato “gridare” contro i mafiosi! Quattro mesi dopo la visita di Giovanni Paolo II, infatti, don Pino Puglisi veniva ucciso “in odio alla fede cristiana”.

Da quel drammatico giorno, il 15 settembre di ogni anno, la Chiesa di Palermo da ufficialmente inizio al nuovo Anno Pastorale, e lo farà anche quest’anno – nel XXXI anniversario del martirio del beato Puglisi – con una Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo monsignor Corrado Lorefice in Cattedrale, alle ore 18:00.

Monsignor Lorefice, nella Lettera del 2022 alla Chiesa di Palermo, “Fino al compimento dell’Amore”, scriveva: «Il Martire Giuseppe Puglisi continua ad accompagnare la sua e nostra Chiesa. Egli è ciò che la Chiesa deve essere, la conferma nel dono dello Spirito […] Proseguiamo su questo solco fatto di passione per la Parola e passione per gli uomini […]. Il Beato Giuseppe Puglisi continua a dirci che il luogo in cui dobbiamo collocarci non è una poltrona, non è una stan­za chiusa, ma è fuori, tra le strade, là dove gli uomini costruiscono la storia, affinché sia una storia pienamente umana, secondo il desiderio di Dio».

Don Pino Puglisi, con il sacrificio della sua vita, ricorda ancora oggi – a laici e presbiteri indistintamente – che, come scriveva il drammaturgo statunitense T.S. Eliot, «Il vero martire è colui che è diventato lo strumento di Dio, che ha perduto la sua volontà nella volontà di Dio, e che non desidera più niente per se stesso, neppure la gloria di essere un martire».

Foto: Michelangelo Nasca

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.