Porta la data del 24 ottobre, la quarta Enciclica firmata da Papa Francesco in questo suo dodicesimo anno di Pontificato. La Lettera Enciclica, “Dilexit nos” (Ci ha amati) prende il titolo dalle prime parole del documento redatto da Francesco – “«Ci ha amati», dice San Paolo riferendosi a Cristo (Rm 8,37), per farci scoprire che da questo amore nulla «potrà mai separarci» (Rm 8,39)” – e tratta dell’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo.

Il Pontefice, nelle prime battute del documento, chiarisce cosa intendiamo quando diciamo “cuore”, e invita a ritornare al cuore, «in questo mondo liquido – afferma Francesco – è necessario parlare nuovamente del cuore; mirare lì dove ogni persona, di ogni categoria e condizione, fa la sua sintesi; lì dove le persone concrete hanno la fonte e la radice di tutte le altre loro forze, convinzioni, passioni, scelte» (9).

Scorrendo il testo dell’Enciclica leggiamo la centralità che il Pontefice ha voluto dare al documento, quando parla specificatamente del “Cuore di Cristo”, sia dal punto di vista teologico, trinitario ed evangelico, o anche della devozione al Cuore di Cristo e all’adorazione a Lui rivolta: «Si comprende allora che la Chiesa abbia scelto l’immagine del cuore per rappresentare l’amore umano e divino di Gesù Cristo e il nucleo più intimo della sua Persona» (54). 

Papa Francesco afferma che «la devozione al Cuore di Cristo è essenziale per la nostra vita cristiana in quanto significa l’apertura piena di fede e di adorazione al mistero dell’amore divino e umano del Signore, tanto che possiamo affermare ancora una volta che il Sacro Cuore è una sintesi del Vangelo» (83).

Santa Teresa di Gesù Bambino

Nel testo della “Dilexit nos”, il Papa, chiama – come testimoni di questo importante mistero cristologico – alcune figure di santità che hanno fatto esperienza dell’amore divino del Cuore di Cristo. In modo particolare Papa Francesco dedica 83 righe (nn. 133-142) della Lettera Enciclica a Santa Teresa di Gesù Bambino (citandola in tutto il documento per ben otto volte), confermando così la sua particolare devozione alla giovane Carmelitana Scalza, dottore della Chiesa.

Il testo dell’Enciclica merita di essere letto e meditato con attenzione, dove il mistero della Croce, il dono della Misericordia, l’amore per il prossimo, la mediazione di Maria – definita dal Papa “interceditrice e madre” -, la mistica e l’offerta all’Amore diventano importanti spunti di catechesi e di preghiera meditata.

Le altre Encicliche del Papa

La “Dilexit nos” – come dicevamo prima – è la quarta Enciclica scritta da Papa Francesco. La prima, la “Lumen Fidei”, fu redatta all’inizio del suo pontificato. Si trattava di un testo che il Pontefice argentino aveva elaborato sulla base di un documento compilato e non terminato da Papa Benedetto XVI.

La seconda enciclica di Papa Francesco, “Laudato Si’”, è stata pubblicata il 24 maggio 2015, e tratta della cura della casa comune, prendendo le mosse dal Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi.

“Fratelli Tutti” è il testo della terza enciclica pubblicata da Papa Francesco, cinque anni dopo la “Laudato Si”, sulla fraternità e l’amicizia sociale; il primo documento magisteriale dei tempi recenti ad essere firmato fuori Roma, ad Assisi, su preciso desiderio del Pontefice che volle firmare il documento presso la tomba di San Francesco.

Testo integrale dell’Enciclica “Dilexit nos”

Foto: Michelangelo Nasca

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.