Firmato dal presidente della Repubblica lo scorso 4 novembre, la legge che riguarda la maternità surrogata come reato universale è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale (strumento di informazione ufficiale riguardante i testi legislativi, atti pubblici e privati in vigore in Italia).
Nella Legge del 4 novembre 2024, n. 169 – come si evince dal documento pubblicato nella Gazzetta ufficiale – viene operata una modifica all’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano. Questo il testo della modifica: «Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana».
Ai membri del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, Papa Francesco, nel gennaio scorso, rivolgeva queste significative parole: «Cari Ambasciatori, la via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica. In ogni momento della sua esistenza, la vita umana dev’essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati» (8 gennaio 2024).
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