Ad Acireale si è appena concluso il XXI corso regionale per formatori insegnanti di religione di ogni ordine e grado di tutte le diocesi della Sicilia.
Il corso di aggiornamento, tenutosi all’Hotel Wawe di Acireale, è stato organizzato dalla Conferenza Episcopale Siciliana su indicazioni del vescovo di Nicosia, monsignor Giuseppe Schillaci, delegato CESi per la Scuola, l’Università e l’Educazione Cattolica.
Nel suo intervento monsignor Schillaci ha sottolineato che il corso di aggiornamento è un’opportunità di grande valore professionale e umano e dà solidità all’azione educativa. “La scuola e di conseguenza i docenti stanno attraversando grandi sfide che stanno coinvolgendo tutti gli ambiti della vita: le relazioni umane, anche quelle intergenerazionali, la cultura, la politica, l’educazione, la fede, l’economia, la giustizia, ma anche il modo di comunicare, l’affettività, la verità, la formazione morale“.
A portare i saluti del vescovo acese monsignor Antonino Raspanti, presidente della CESi, il vicario generale della diocesi di Acireale, monsignor Agostino Russo, che ha condiviso un pensiero di gratitudine per l’importante evento realizzato, consapevole che oggi più che mai gli educatori, e nello specifico gli insegnanti di religione, devono avere sempre più “cura” delle giovani generazioni.
Direttore del Corso è stata la professoressa acese Barbara Condorelli, responsabile del Coordinamento regionale per l’Insegnamento della Religione Cattolica.
A rispondere all’invito 65 docenti formatori, provenienti da tutte le diocesi siciliane, che hanno riflettuto sul tema: “Insegnare Religione Cattolica nell’età post–moderna: sfide e opportunità per la formazione morale, etica ed affettiva delle giovani generazioni. Istanze dell’Etica post – moderna tra disincanto e responsabilità nella scuola di oggi e nella didattica dell’IRC”.
A curare gli incontri autorevoli relatori, che hanno coinvolto la platea offrendo spunti per il dibattito e argomenti formativi. Il tema della formazione morale, etica ed affettiva delle giovani generazioni è stato trattato sotto diversi punti di vista, così come anche il contesto culturale che stiamo vivendo.
Il professor don Vittorio Rocca, professore di Teologia Morale presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania, ha affrontato il tema della Libertà responsabile che trova la sua piena collocazione nella Libertà morale, quella che si configura come la capacità di eleggere, di scegliere tra bene e male e di rispondere di ciò che si è scelto.
La professoressa Anna Staropoli, docente di Sociologia delle religioni ed Antropologia Culturale presso l’ISSR Facoltà Teologica di Sicilia, ha guidato i corsisti su uno dei temi antropologici più complessi: leggere le tante fragilità che stanno coinvolgendo i bambini e i giovani di oggi, fragilità che a volte si trasformano in vere e proprie povertà esistenziali.
La dottoressa Maria Lisma, Psicologa Dirigente e responsabile dell’UOS di NPIA di Mazara del Vallo, ha affrontato il tema dell’educazione all’affettività e dello “stare bene”.
Foto: Ufficio Comunicazioni Diocesi di Acireale
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