Oggi è Natale, la festa del Verbo eterno di Dio, che si fa carne. Il Figlio dell’Altissimo, pone la sua abitazione in mezzo agli uomini, nascendo da una donna, la Vergine Maria. Sono passati 2024 anni, da quel momento, in cui la storia degli uomini è cambiata radicalmente.
Lì nella grotta di Betlemme, la casa del pane, gli angeli hanno cantato, i pastori meravigliati hanno adorato. E da quel momento, la salvezza del Signore è entrata nel mondo. Ma il Bimbo di Betlemme, come profetizza il profeta, è “principe della pace”, cioè colui che riconcilia il mondo con il Padre dei cieli.
E non solo, in Lui, tutti i popoli vedono la salvezza. La casa di Dio, posta sul monte, non è solo riservata ad alcuni, ma a tutti. E tutti nella pace che viene dall’Alto sono chiamati a vivere nella pace. Quanto dolore, quanta sofferenza, nel vivere senza la pace.
Nonostante tutto, Gesù, discende, in mezzo a noi. Non si scoraggia, non si tira indietro. Alla fine, tutto sarà ricapitolato in Lui. È la nostra speranza, è la nostra fede!
Cari fratelli e sorelle, mi piace vivere questo giorno, invocando la pace, con le parole di Giovanni Paolo II:
Dio dei nostri Padri,
grande e misericordioso,
Signore della pace e della vita,
Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l’orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l’umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritorno,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza;
fai cessare questa guerra nel Golfo Persico,
minaccia per le tue creature, in cielo, in terra ed in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
gesti generosi ed onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra.
Santo Natale, a tutti voi! Il Signore vi benedica!