Con un decreto dell’arcivescovo Alessandro Damiano, emanato in questi giorni, anche l’Arcidiocesi di Agrigento rende nota la designazione delle Chiese Giubilari per l’anno Santo 2025 e le indicazioni per ottenere i previsti benefici spirituali.
Accogliendo, così, l’invito del Papa per quei pellegrini di speranza che non potendo raggiungere la città degli apostoli Pietro e Paolo, celebreranno il Giubileo Ordinario nella propria Chiesa particolare, monsignor Alessandro Damiano stabilisce che:
il Giubileo Diocesano sarà aperto con solenne Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Cattedrale con una liturgia stazionale in piazza Vittorio Emanuele il 29 dicembre alle ore 16:00 Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
I luoghi scelti
la Chiesa Cattedrale, madre di tutte le chiese e dei fedeli della nostra Arcidiocesi;
il Santuario di Sant’Angelo di Licata;
il Santuario di Giacinto Giordano Ansalone, chiesa madre di Santo Stefano Quisquina;
la Basilica di San Calogero al Monte di Sciacca
il Santuario Madonna della Rocca di Canicattì, chiesa che custodisce i resti mortali del Venerabile p. Gioacchino La Lomia;
il Santuario Maria SS. degli Infermi, chiesa madre di Raffadali che custodisce il fonte battesimale in cui ha ricevuto il Battesimo il Beato Francesco Spoto.
il Santuario Maria SS. di Porto Salvo di Lampedusa.
L’indulgenza
In queste chiese giubilari si potrà accogliere il dono dell’indulgenza alle solite condizioni: con spirito di vero pentimento, escludendo qualsiasi affezione al peccato e mossi dallo spirito di carità si celebri la confessione sacramentale, si partecipi alla Celebrazione Eucaristica, si professi la fede con la recita del Credo e si preghi secondo le intenzioni del Papa. Inoltre, l’indulgenza potrà essere accolta anche da coloro che «individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio».
Assolvere da alcuni peccati gravi tra i quali l’aborto
Ai presbiteri diocesani e religiosi, secondo le Norme della Penitenzieria Apostolica, è concessa la facoltà, secondo il can 508 §1 del CIC, di assolvere in foro sacramentale dalle censure latae sententiae non dichiarate per sentenza o per decreto e non riservate alla Sede Apostolica, a beneficio di tutti i fedeli della diocesi, dei forestieri presenti in diocesi e dei diocesani fuori dal territorio della diocesi. Inoltre, secondo quanto già disposto dal Santo Padre Francesco con Lettera apostolica Misericordia et misera del 20 novembre 2016, è concessa a tutti i sacerdoti in forza del loro ministero la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto e pentiti di cuore ne chiedono il perdono.
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Foto: Arcidiocesi di Agrigento
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