Fa davvero riflettere l’analisi pubblicata dal Sir – il Servizio d’Informazione Religiosa della Cei – sulla vivacità della Chiesa cattolica in Burundi, un Paese a maggioranza cattolica, con significative presenze di altre confessioni cristiane e una minoritaria comunità musulmana.

Le Messe sono affollate, animate e soprattutto partecipate «siano quelle delle 6.30 del mattino in un qualunque giorno della settimana, oppure le liturgie del pomeriggio riservate ai bambini (mille bambini a messa!), o quelle della domenica, che durano oltre due ore, con chiese piene all’inverosimile. Si canta in ogni momento, si applaude dopo la lettura del Vangelo; omelie infinite, poi ancora canti e balli. Lunghissimi i momenti della Comunione: fino a 10-15 preti, religiose o laici a distribuire l’Eucarestia» (Sir).

In Africa la fede cristiana gode di ottima salute

Una Chiesa del Terzo Mondo – povera e carica di mille problemi – che abbraccia e mantiene viva l’esperienza della fede cristiana come il bene più prezioso; una terra fertile dove in appena otto diocesi cattoliche il cristianesimo gode di ottima salute.

Le parrocchie urbane e rurali, le congregazioni e gli istituti missionari fanno il resto. «Sacerdoti, suore, laici sono attivamente presenti in scuole, ospedali, orfanotrofi, nella pastorale familiare, nella cura delle persone povere o anziane. La carità è il volto più evidente del cristianesimo nel Paese. Ma, come accade quasi ovunque nei Paesi africani, è attorno all’altare che la comunità si ritrova numerosa per celebrare con gioia il proprio credo» (Sir).

Il cristianesimo europeo in miserabile declino

Bisogna rendersi conto che il cristianesimo non è (e sicuramente non è più) la tradizione distintiva dell’Europa (miserabilmente in declino).

Secondo una interessante analisi di Philip Jenkins – il massimo studioso di demografia delle religioni al mondo – «nel 2050 la percentuale di gran lunga maggiore dei cristiani si troverà in Africa, che dovrebbe raggiungere più o meno il miliardo di fedeli. In quell’anno – precisa Philip Jenkins – circa un terzo dei cristiani del mondo sarà africano, e i cristiani neri diventeranno più del doppio di quelli europei. Il mondo cristiano ne uscirà completamente rovesciato».

Una trasformazione già in atto. Del resto, appena risorto – come raccontato nel Vangelo di Marco –, Gesù rimprovera gli Apostoli «per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,14-16).

Foto: Sir

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.