La Chiesa dei santi Cosma e Damiano – ubicata nella piazzetta Beati Paoli a Palermo, nel mercato del Capo – è un edificio di culto ricco di storia e significato artistico, così come si desume dalle descrizioni di Giuseppe Bellafiore (Giuseppe Bellafiore, Palermo. Guida della città e dei dintorni, Edizione Susanna Bellafiore) e dalle fotografie del professor Baldo Lo Cicero qui pubblicate.
Nel 1575, durante una devastante epidemia di peste che colpì Palermo, la Deputazione della Sanità, non avendo rimedi immediati, fece voto di erigere una chiesa dedicata a San Rocco, protettore contro la peste. La scelta del luogo cadde su questo quartiere, densamente popolato e particolarmente colpito dal morbo. La chiesa fu costruita rapidamente, venendo completata pochi anni dopo. Nel 1604, fu affidata alla Confraternita dei Santi Cosma e Damiano.
Architettura e arte
Dal punto di vista architettonico, la chiesa rappresenta la prima fase del manierismo italiano in Sicilia. Elementi tradizionali locali, come il portale gaginesco e le finestre a edicola geometrica, si fondono con l’ariosità rinascimentale dell’interno. Le navate sono separate da colonne su alti plinti e archi a tutto sesto.
All’interno della chiesa si trovavano diverse opere d’arte di pregio, ora conservate nel Museo Diocesano:
- Una tavola quattrocentesca raffigurante i Santi Cosma e Damiano.
- Una tavola attribuita a Giuseppe Albina, detto il Sozzo, intitolata “Ringraziamento di Palermo per la liberazione dalla peste del 1575“.
- Un paliotto argenteo del XVIII secolo, opera di argentieri palermitani, con una rappresentazione architettonica in prospettiva.
La Chiesa di San Rocco rappresenta una testimonianza storica e artistica importante della città di Palermo, legata alla devozione popolare e alla lotta contro le epidemie.
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Foto: © Baldo Lo Cicero
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