L’inserimento del quartiere Brancaccio di Palermo tra le aree di riqualificazione sociale, e in particolare la realizzazione della piazza come luogo di incontro, intitolandola al Beato Giuseppe Puglisi e a Papa Francesco, trasformando Brancaccio da simbolo di degrado a luogo di riscatto e rinascita.

È questa una delle ultime iniziative auspicate e presentate al Comune di Palermo dal Centro di Accoglienza Padre Nostro che – riferisce il presidente Maurizio Artale – in questi 32 anni, ha riqualificato porzioni di quartiere e di città ridando nuova vita a diruti immobili di prestigio, destinandoli come sede di servizi gratuiti per la città di Palermo.

Ricordiamo – precisa Artale – «il vecchio Mulino del sale, oggi Centro Antiviolenza; la Torre Pollastra, oggi Centro Aggregativo Giovanile; il bene confiscato a Gianni Jenna, prestanome dei fratelli Graviano, oggi Poliambulatorio di prossimità; i 3 ampi appezzamenti di terreno adibiti a discariche abusive, oggi sede del Centro Polivalente Sportivo composto da un campo polivalente basket/pallavolo, campo di bocce, campo polivalente calcetto/tennis, un parco giochi Robinson; un caseggiato rurale, oggi casa che accoglie donne con figli vittime di abusi e maltrattamenti; 3 vecchi immobili in disuso, adibiti oggi a casa di accoglienza per i senza fissa dimora, per le famiglie immigrate e un asilo nido».

Artale, infine – come introdotto all’inizio di questo articolo – ricorda che «il Centro ha realizzato altri due progetti cittadini, donati al Comune di Palermo, per la realizzazione a Brancaccio di strutture e spazi ancora oggi non esistenti: un asilo nido e una Piazza-Agorà».

Perché tutto questo non rimanga un sogno, il Centro di Accoglienza Padre Nostro fa appello alle istituzioni, Comune di Palermo e Regione Siciliana, perché si giunga ad una veloce risoluzione e si possano iniziare i lavori.

Segui Porta di Servizio

Seguici sul nostro canale WhatsApp oppure qui t.me/portadiservizio sul gruppo Telegram.

Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.