Accompagnato da migliaia di persone, il corpo del beato Rosario Angelo Livatino – martire siciliano ucciso nel 1990 in odio alla fede, e fiore all’occhiello dei cittadini di Canicattì – è stato traslato dalla cappella di famiglia nel cimitero comunale alla Chiesa di Santa Chiara a Canicattì.

Le prime fasi della traslazione si sono svolte nel Cimitero di Canicattì, in forma privata con un momento di preghiera presieduto dall’Arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano.

La cassa lignea contenente i resti mortali del Magistrato siciliano – posta su un carrello processionale e spinto a mano – è stata portata in solenne processione e alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, per alcune vie principali di Canicattì, con una sosta nella Chiesa di San Diego (dove trentacinque anni fa si celebrarono i funerali) e una davanti la casa natale del Beato. Poi l’ingresso solenne nella chiesa di Santa Chiara dove è stata celebrata la Messa, presieduta dall’Arcivescovo di Agrigento.

Il Giudice Livatino è stato accolto nel suo paese natale tra gli applausi e la commozione di migliaia di concittadini, tra i quali anche familiari, amici e compagni di scuola del Magistrato.

Prossimamente si provvederà alla ricognizione dei resti mortali del Giudice Livatino che – nel caso in cui le condizioni di conservazione del corpo lo dovessero permettere – potrebbero essere esposte nei prossimi mesi.

Foto: Screenshot da “L’Amico del Popolo”

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.