Il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, ha sporto denuncia contro ignoti a seguito della messa all’asta online di alcune reliquie attribuite al beato Carlo Acutis, il cui corpo è custodito nel santuario della Spogliazione ad Assisi e che sarà proclamato santo il prossimo 27 aprile.
La Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, ha immediatamente avviato le indagini sulla base dell’esposto presentato dal vescovo. L’attenzione si è concentrata in particolare su una ciocca di capelli del giovane, il cui prezzo all’asta aveva già superato i 2.000 euro. Secondo quanto riferito dal presule, la reliquia, autenticata dalla Postulazione, era stata messa in vendita da un utente con nickname.
“Abbiamo chiesto il sequestro della reliquia”, ha dichiarato monsignor Sorrentino all’agenzia Sir. “Non sappiamo se le reliquie siano autentiche o meno, ma anche se si trattasse di un’invenzione, di un inganno, saremmo comunque di fronte, oltre che a una truffa, a un’offesa al sentimento religioso”.
La denuncia, pur concentrandosi su una specifica reliquia, ha evidenziato la presenza di un vero e proprio “mercatino” online di reliquie attribuite a Carlo Acutis e ad altri santi, tra cui San Francesco, con tanto di listino prezzi. Il vescovo ha espresso la sua disapprovazione per tale pratica, sottolineando come il Diritto canonico vieti il commercio delle reliquie, che devono essere donate gratuitamente dai vescovi, con la possibilità di offrire al massimo delle offerte al santuario di provenienza.
Monsignor Sorrentino ha definito l’asta online delle reliquie di Acutis una “grande offesa al sentimento religioso”. Il corpo del giovane, morto a 15 anni per leucemia fulminante e beatificato nel 2020, era stato donato dalla famiglia alla diocesi di Assisi, diventando un simbolo di vita cristiana per molti giovani fedeli e una sorta di “patrono di internet”.
“Dopo aver verificato l’asta online, abbiamo deciso di presentare denuncia”, ha concluso il vescovo, esprimendo il timore che dietro a tale fenomeno possa esserci “lo zampino di Satana”.
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