A vent’anni dalla scomparsa di San Giovanni Paolo II, il pontefice polacco che per oltre 26 anni ha guidato la Chiesa Cattolica, il ricordo del suo pontificato rimane vivo. Karol Józef Wojtyła, eletto Papa il 16 ottobre 1978, è stato un pioniere: il primo papa slavo e il primo non italiano dopo Adriano VI.
La sua eredità spirituale è stata sancita dalla beatificazione nel 2011 da Papa Benedetto XVI e dalla canonizzazione nel 2014 da Papa Francesco. Il suo corpo riposa nella Basilica di San Pietro in Vaticano, e la sua memoria liturgica si celebra il 22 ottobre, data che segna l’inizio del suo pontificato.
In occasione del ventesimo anniversario della sua morte, Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza con una lettera al cardinale Stanisław Dziwisz, benedicendo le celebrazioni in suo onore. Il 2 aprile, la Basilica di San Pietro ospiterà una liturgia eucaristica presieduta dal cardinale Pietro Parolin, seguita da una veglia di preghiera in Piazza San Pietro.
Il cardinale vicario Baldassare Reina, in una lettera ai fedeli della Diocesi di Roma, ha sottolineato l’importanza del suo servizio pastorale, invitando tutti a partecipare al ringraziamento comune.
San Giovanni Paolo II, con il suo celebre invito “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”, ha lasciato un segno indelebile. Le sue parole, che invitavano all’apertura e alla fiducia in Cristo, risuonano ancora oggi.
Come ricordato da Papa Benedetto XVI, la sua forza non risiedeva nelle umane capacità, ma nella Parola di Dio. La sua vita, segnata dal sacrificio e dalla dedizione, ha testimoniato la santità di Dio nel tempo.
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