Mercoledì 16 aprile, alle ore 21, la suggestiva chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi a Palermo diventerà teatro di un evento musicale e spirituale imperdibile: il concerto “Le sette parole di Nostro Signore Gesù Cristo sulla Croce”. Questa composizione sacra di Charles Gounod, eseguita dal coro G.P. da Palestrina sotto la direzione di Giosuè D’Asta e accompagnata all’organo da Damiano Lauria, promette di essere un momento di profonda emozione.

L’evento, organizzato dall’associazione musicale Arturo Toscanini in collaborazione con Ars Antiqua, assume un significato ancora più speciale in occasione del centenario della Confraternita Maria SS. Addolorata degli Invalidi e Mutilati di Guerra. Al termine del concerto, i partecipanti avranno l’opportunità di ammirare la bellezza della chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi e i simulacri della confraternita, appositamente allestiti per il Venerdì Santo.

La serata inizierà con brani organistici a tema, eseguiti da Damiano Lauria, creando un’atmosfera di raccoglimento. Successivamente, il coro darà voce alle “Sette parole di Cristo”, un’opera di grande intensità emotiva che invita alla meditazione sulle ultime parole di Gesù sulla croce. Il concerto sarà arricchito da estratti dei 14 poemetti de “Le Chemin de la Croix” di Paul Claudel, con selezione, traduzione e adattamento a cura del professor Giuseppe Cammarata. A completare l’esperienza, le proiezioni di opere d’arte sacra curate dall’architetto Riccardo Messina, che trasformeranno lo spazio in un racconto visivo suggestivo.

Possibilità di acquistare i biglietti (10 euro) in loco prima dell’evento a partire dalle ore 20.

Il concerto offrirà anche l’opportunità di ammirare i simulacri già allestiti per le celebrazioni, permettendo di scoprire il patrimonio artistico e devozionale della Confraternita di Maria SS. Addolorata degli Invalidi e Mutilati di Guerra. Un’occasione unica per turisti e appassionati di cultura religiosa.

Il coro “G.P. da Palestrina”, nato con l’obiettivo di diffondere la musica medievale e rinascimentale, in particolare il canto gregoriano, vanta una lunga attività concertistica dal 1984. Composto da amatori, semiprofessionisti e professionisti, il coro si distingue per la sua natura mista e per l’impegno nel proporre brani di musica sacra e profana.

«Oggi più che mai, vista la spiacevole ma costante crisi di iscrizioni nei nostri conservatori, c’è l’esigenza di tornare a far musica per il gusto di fare musica e diffonderla nei contesti apparentemente più lontani da un linguaggio musicale complesso – dice il presidente dell’associazione, Giosuè D’Asta –. Lo scopo è quello di avvicinare gli ascoltatori al grande patrimonio artistico che la musica occidentale ci ha consegnato, ma che rischia di essere dimenticato o avvertito come linguaggio assolutamente distante, senza memoria non c’è progresso, senza tradizione non c’è innovazione».

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.