Un nostro articolo – qui pubblicato in questi giorni su Portadiservizio, a firma del liturgista Giuseppe Costa – ha precisato l’utilizzo della Croce rispetto al Crocifisso durante l’adorazione della Santa Croce nei riti celebrativi della Passione del Signore del Venerdì Santo.
«È la Croce nuda, essenziale, – sottolineava Giuseppe Costa – che la Chiesa ha cominciato ad accarezzare con lo sguardo e a baciare con le lacrime, molto prima che l’arte osasse scolpire sul suo legno il corpo del Signore. Solo verso la fine del primo millennio appare, nelle nostre chiese, il Crocifisso: ma non ancora sfigurato dalla morte, bensì regale, con gli occhi aperti, vestito di luce».
All’indomani di questa solenne e suggestiva celebrazione del Venerdì Santo, riportiamo alcune fotografie di alcune parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo (San Gabriele Arcangelo, Maria SS. del Perpetuo Soccorso, Basilica della Madonna della Milicia, Maria SS. Immacolata a Montegrappa) che hanno proposto ai fedeli l’ostensione della Croce nuda.
È chiaro che non è nostra intenzione stilare l’elenco di chi, durante l’Adorazione del Venerdì Santo, ha utilizzato la Croce piuttosto che il Crocifisso, è infatti possibile che anche altre parrocchie (delle quali non abbiamo riscontro fotografico) abbiano proposto ai fedeli l’ostensione della Croce senza l’immagine di Gesù crocifisso.
Attraverso la competente riflessione del liturgista Giuseppe Costa, Portadiservizio ha voluto offrire la possibilità di un chiarimento, suscitato spesso dalle domande di chi segue gli articoli e i videoservizi proposti dalla nostra testata.




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