Con una breve cerimonia svoltasi nella Sala delle Lapidi del Palazzo Pretorio di Palermo, in questi giorni, il professore Roberto Lagalla – l’ex rettore dell’Ateneo di Palermo ed ex assessore regionale alla Formazione – è stato proclamato sindaco della Città.
Lagalla ha promesso di essere «il sindaco di tutti al di là di ogni schieramento politico», nella mia vita – ha detto – «ho sempre cercato di valorizzare competenze al di là dell’appartenenza. E quindi per me varrà anche all’interno dell’Amministrazione lo stesso principio. Chi è competente e capace deve potersi spendere per la propria città e per il bene comune. I cittadini non hanno colore politico, i cittadini devono essere serviti dall’Amministrazione in funzione e in relazione alle loro capacità, al loro profilo di autonomia e alle proprie esigenze e fabbisogni specifici».
Tra le prime autorità che il nuovo sindaco intendeva incontrare vi era l’Arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice. Dopo l’insediamento e la consegna della fascia tricolore, Roberto Lagalla aveva, infatti, dichiarato ai giornalisti: «Per me è uno straordinario onore e un privilegio, e certamente una grandissima responsabilità della quale mi auguro di essere degno nei confronti dei cittadini di questa straordinaria città. Abbiamo tante emergenze. Già da stamattina saremo al lavoro. Incontrerò nelle prossime ore sia il Prefetto sia l’Arcivescovo come prime autorità oltre al presidente della Regione. Già da stamattina mi confronterò almeno con alcuni dei principali dirigenti dell’Amministrazione comunale per fare una breve agenda, una pianificazione dei primissimi atti di governo che riguardano il bilancio e le responsabilità connesse alla sua approvazione ma riguardano anche la situazione cimiteriale» (Askanews).
L’incontro con l’Arcivescovo Lorefice si è appena concluso oggi, nel palazzo arcivescovile di Palermo. «Nel corso del nostro cordiale incontro – ha riferito monsignor Lorefice in una nota – ho augurato al nuovo Sindaco buon lavoro. Ho trovato nel Prof. Roberto Lagalla sintonia nel ritenere che chi svolge un compito istituzionale è sempre al servizio della gente e per questo motivo bisogna “toccare e farsi toccare” dalla gente; ho parlato facendo riferimento alla mia esperienza diretta e alla mia sensibilità di pastore. La tentazione – ha aggiunto l’Arcivescovo – è sempre quella di essere risucchiati dai compiti istituzionali ma la prossimità, la conoscenza concreta delle cose, ci aiuta a essere interpreti della realtà, come quella rappresentato dal degrado e dalla povertà di certi quartieri della nostra città. Ho chiesto al Sindaco di rimanere “dalla parte dei corpi”, proprio per toccare e farsi toccare dalle ferite della gente».
Nei prossimi giorni, i nomi della nuova Giunta comunale e, probabilmente, il programma del 398° Festino di Santa Rosalia, il primo dell’era Lagalla.
Foto: Regione Sicilia
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