Un anno fa l’annuncio, oggi la prima celebrazione eucaristica in un pezzo di terra del litorale di Campofelice di Roccella confiscato alla criminalità organizzata e affidato, in comodato d’uso per 99 anni, alla parrocchia di Santa Rosalia del comune di Campofelice.
Si tratta di un complesso parrocchiale che verrà intitolato ai due martiri siciliani uccisi dalla mafia in odio alla fede: don Giuseppe Puglisi e il giudice Rosario Livatino.
Alla presenza del Vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, del Questore di Palermo Leopoldo Laricchia, del Sindaco di Campofelice di Roccella, Michela Taravella, e delle altre autorità civili e militari è stata celebrata la prima Messa. «Questa sede, questa comunità – ha detto il Vescovo di Cefalù – vuole essere l’eco di quel “Convertitevi” di Giovanni Paolo II ma nello stesso tempo luogo pedagogico per educare alla legalità e ancor più alla giustizia». Grande compiacimento espresso anche dal Questore di Palermo, che ne suo intervento al termine della Messa ha ricordato l’importante collaborazione con i vescovi siciliani per arginare la presenza di collusioni mafiose tra i membri di Confraternite o di altri organismi religiosi locali.
Gioia e soddisfazione, inoltre, nelle parole del Sindaco di Campofelice di Roccella per il raggiungimento di questo risultato, frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni e Chiesa. «Questo bene, di circa due ettari e mezzo, – ha detto Michela Taravella – era un complesso residenziale gestito da persone di malaffare legate al clan palermitano di Brancaccio. Un luogo di speculazione dove si portavano avanti gli interessi della mafia è diventato adesso un luogo di bene che porterà all’edificazione di una nuova chiesa. Un luogo aperto per i giovani, dove si porterà avanti la cultura della legalità. Un luogo che diventerà simbolo dei beati Puglisi e Livatino». «Questo sito – precisa il Sindaco di Campofelice di Roccella nel profilo personale di Facebook – sarà luogo di aggregazione per i giovani e la popolazione, ma anche sede di convegni e seminari dedicati ad operatori del diritto, manifestazioni di promozione della cultura della legalità e di lotta alla mafia e ad ogni forma di criminalità organizzata».
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