Dio – così ci insegna la dottrina cristiana – non è solitudine ma “Comunione di Persone”. Il rapporto che lega le tre Persone della Trinità è “circolare”. Nella #Trinità, infatti, conosciamo la vera identità di Dio; Egli è una comunione di Persone e di intenti, e alla base del loro rapporto c’è la capacità di reciproco ascolto, di eterno dialogo, di offerta e dono. Ma c’è ancora un di più che ci interessa da vicino. Quando nel momento della creazione #Dio disse: «facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza» (ed è interessante sottolineare l’uso del plurale!) intendeva rendere partecipe l’uomo della sua stessa identità. Gli uomini dovrebbero, per così dire, imparare da Dio Trinità come si fa a diventare #comunione di persone, capaci di reciproco #amore, ascolto ecc. Per tradurre ancora più semplicemente possiamo fare riferimento alla #famiglia che il #ConcilioVaticanoII chiama “immagine della Trinità”, dove ogni membro del nucleo familiare è chiamato alla reciproca condivisione. #GiovanniPaoloII, durante il suo viaggio apostolico in Messico, a tal proposito disse: «Il nostro Dio nel suo mistero più intimo non è una solitudine, ma una famiglia, dal momento che ci sono in lui la paternità, la filiazione e l’essenza della famiglia che è l’amore. Quest’amore, nella famiglia divina, è lo Spirito Santo. Così, il tema della famiglia non è affatto estraneo all’essenza divina» (28 gennaio 1979).