Sette chiese giubilari che saranno meta di pellegrinaggi e tre luoghi giubilari, ossia alcuni ospedali, in cui poter visitare chi è in difficoltà ottenendo così l’indulgenza. L’arcidiocesi di Monreale si prepara all’Anno Santo che in tutte le Chiese particolari del mondo si aprirà domenica 29 dicembre 2024 e si chiuderà domenica 28 dicembre 2025.

A differenza del passato, Papa Francesco ha deciso che per il Giubileo 2025 le Porte Sante saranno soltanto a Roma mentre nelle Chiese particolari i vescovi potranno individuare alcuni luoghi per i pellegrinaggi.

Con un decreto firmato oggi, l’arcivescovo monsignor Gualtieri Isacchi ha scelto le chiese giubilari per l’arcidiocesi di Monreale: si tratta del Duomo di Monreale, del santuario Madonna dei peccatori a Camporeale, del santuario Maria santissima del Rosario di Tagliavia a Corleone, la chiesa Santa Maria di Gesù a Corleone, il santuario Santa Maria di Gesù Santocanale a Cinisi, la chiesa di San Nicolò di Bari a Chiusa Sclafani e il santuario Beata Pina Suriano a Partinico.

In queste chiese si potrà ottenere l’indulgenza plenaria alle solite condizioni: confessione, comunione eucaristica e preghiere secondo le intenzioni del Sommo Pontefice oppure adorazione e meditazione eucaristica concludendo con Padre Nostro, Credo e invocazioni a Maria.

Per ottenere l’indulgenza giubilare si potrà ricorrere anche alle opere di misericordia corporali e spirituali, alla visita e all’ascolto di chi è in difficoltà, anziani oli e ammalati. I luoghi giubilari saranno quindi l’ospedale dei Bianchi a Corleone, l’ospedale Ingrassia di Palermo e l’ospedale Civico di Partinico.

Ricordiamo che le opere di misericordia corporali sono dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti; quelle spirituali invece consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.

Domenica 29 dicembre, inoltre, di pomeriggio non saranno celebrate le sante Messe per offrire a tutti l’opportunità di recarsi in Cattedrale per il pontificale di apertura del Giubileo, fissato alle ore 18.

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Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.