Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha firmato la nuova istruzione diocesana per i ministeri istituiti di accolito, lettore e catechista. Ministeri istituiti fondati sul battesimo e a servizio di tutto il popolo di Dio, conferiti a uomini e donne dopo un adeguato discernimento.
Nelle cinque pagine, l’istruzione passa in rassegna i tre ministeri delineandone compiti e peculiarità. “I ministeri istituiti – si legge – trovano la loro radice nei sacramenti dell’iniziazione cristiana: lettori e accoliti sono battezzati la cui identità è qualificata nel Rito di istituzione per un servizio ecclesiale nella liturgia, in particolare alla mensa della Parola e del Pane, da cui scaturisce l’impegno stesso della vita cristiana. I catechisti sono battezzati la cui identità è qualificata nel Rito di istituzione per vivere più intensamente lo spirito apostolico e servire l’annuncio e la maturazione della fede della comunità cristiana”.
I requisiti
I ministeri istituiti sono conferibili in modo “permanente e stabile” a uomini e donne individuati nell’ambito delle parrocchie, chiamate a un primo discernimento affidato al parroco e al consiglio pastorale, anche se coloro a cui verrà conferito il ministero potranno essere chiamati a svolgerlo in altre comunità o come coordinatori in un vicariato.
L’ultima parola spetterà però al vescovo che sarà coadiuvato da una commissione che dovrà stabilire l’idoneità dei candidati che dipenderà “oltre che da un’evidente inclinazione al ministero da istituire – si legge nel documento – dalla maturazione umana e spirituale della persona. Sono molteplici i criteri da tenere in considerazione: carattere, età, virtù, e un’evidente apertura al senso della comunione, alimentata da una salda vita di fede non devozionalista”.
I candidati dovranno avere un’età compresa tra i 25 e i 70 anni, anche se sono ammesse specifiche deroghe. “Il numero dei candidati per i ministeri sia ragionevolmente proporzionato al numero dei fedeli della parrocchia”.
La formazione
La preparazione sarà triennale, con un biennio comune e un ultimo anno specifico per ministero. “Il completamento della formazione non ammette automaticamente all’esercizio del ministero – avverte l’istruzione – ma sarà il vescovo, aiutato dal delegato per i ministeri, ad ammettere al rito di istituzione”.
Foto tratta dal profilo Fb della diocesi di Ragusa
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