Da un lato la riscoperta della Parola di Dio con la celebrazione della Domenica della Parola, dall’altro la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, guardando al Giubileo e al 1.700esimo anniversario del Concilio di Nicea.

Sono giorni particolarmente importanti per il mondo cattolico che in vista di domenica prossima, 26 gennaio, si prepara con preghiere e meditazioni.

Una domenica, due significati

Tanti temi all’apparenza slegati fra loro ma in realtà strettamente connessi, come sottolinea Papa Francesco nella lettera apostolica “Aperuit illis” parlando della “sovrapposizione” tra la domenica della Parola e la preghiera per l’unità dei cristiani: “Non si tratta di una mera coincidenza temporale – spiega il Pontefice -. Celebrare la Domenica della Parola di Dio esprime una valenza ecumenica perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a un’unità autentica e solida” (3).

La settimana 2025, il sussidio

La settimana preghiera per l’unità dei cristiani del 2025 trae il suo titolo dal vangelo di Giovanni: “Credi tu questo?” (Gv 11,26), con un sussidio preparato dal Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani i cui testi sono a cura della comunità monastica di Bose, dove un gruppo internazionale ha lavorato insieme.

Una prospettiva che si lega inevitabilmente non solo con il Giubileo ma anche con il 1.700esimo anniversario del Concilio di Nicea, tenutosi nell’anno 325 e passato alla storia come il primo concilio ecumenico, capace di superare dispute teologiche ed elaborare il Credo che ancora oggi professiamo.

Nicea “è di profonda attualità anche oggi – si legge nel sussidio – perché ci offre l’immagine di un Dio che in se stesso è comunione, è dialogo, è amore:  la Trinità come modello di unità nella diversità, proclamando il Figlio come  consustanziale al Padre si mette in evidenza non solo che il Figlio è Dio come è Dio il Padre, Dio vero da Dio vero, ma come l’amore costituisca lo specifico della Trinità, dove ogni Persona ha la sua specifica identità nella piena unità e nella totale donazione alle altre. Il Concilio di Nicea ci mostra la Trinità come modello dell’unica Chiesa di Cristo e ci ricorda che il cammino ecumenico si alimenta nell’amore reciproco che costituisce l’essere di Dio”.

Nella foto una rappresentazione del Concilio di Nicea conservato nella basilica di San Nicola (Turchia)

Iniziativa Arcidiocesi di Palermo

Martedì 21 gennaio 2025 la Celebrazione ecumenica (ore 18.00, Chiesa Cristiana Avventista di Palermo). A cura dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso

Sarà la Chiesa Cristiana Avventista di Palermo (in via Gioacchino Di Marzo n. 25) a ospitare martedì 21 gennaio alle ore 18.00 la Celebrazione ecumenica nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno ha come tema il versetto (11,26) del Vangelo di Giovanni “Credi tu questo?”.

L’iniziativa, coordinata dall’Ufficio Pastorale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso diretto da don Piero Magro, vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Chiesa Cattolica, Chiesa Anglicana, Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, Chiesa Evangelica della Riconciliazione, Chiesa Evangelica Luterana, Chiese Evangeliche Valdesi e Metodista, Comunità Pilgrim Pentecostal International, Eparchia di Piana degli Albanesi, Patriarcato di Russia, Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, Patriarcato Ortodosso di Romania.

Per approfondire

Il sussidio per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025

La Domenica della Parola 2025

Lettera apostolica “Aperuit illis” (2019)

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Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.