In memoria di Santa Giuseppina Bakhita, che visse la realtà della schiavitù e che papa Francesco ha scelto come riferimento spirituale, la Chiesa di Palermo e l’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) diocesana, nella XI Giornata Mondiale contro la tratta di persone propongono un momento di veglia e una marcia di preghiera lunedì 10 febbraio alle ore 21.00. Papa Francesco, sin dall’inizio del suo Pontificato, ha più volte denunciato con forza e coraggio il traffico di esseri umani, definendolo un «crimine contro l’umanità» e ha spronato tutti a combatterlo e a prendersi cura delle vittime.
La veglia e marcia di preghiera di quest’anno partirà dalla Parrocchia Santa Famiglia in via Gaspare Mignosi e attraverserà le vie: Michele Cipolla, Gianfilippo Ingrassia, Archirafi, Lincoln e arriverà a piazza Giulio Cesare dove si concluderà all’interno della Stazione Centrale. Sarà presente l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice.
Il fenomeno della tratta in Italia e nel mondo
La tratta di esseri umani è una delle peggiori schiavitù del XXI secolo. E riguarda il mondo intero. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) circa 21 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale, maternità surrogata e altre forme di sfruttamento.
Ogni anno, circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù; il 70 per cento sono donne e minori. Spesso subiscono abusi e violenze inaudite. La Caritas e le congregazioni religiose femminili sono state tra le prime, in Italia, a leggere il fenomeno e a offrire soluzioni alternative ai nuovi schiavi, specialmente alle donne vittime di sfruttamento sessuale.
Solo nelle case famiglia gestite dalle religiose in tutta Italia sono state accolte e offerte opportunità di libertà, dignità e legalità a oltre 6.000 donne in gran parte straniere. Purtroppo, dopo tanti anni di contrasto e di interventi a favore delle vittime, non si nota una diminuzione del fenomeno, bensì ci troviamo di fronte a un costante aumento e mutamento delle forme della tratta e delle modalità dello sfruttamento. C’è quindi un grande bisogno di intensificare gli interventi sia di prevenzione e sia di contrasto, nonché rilanciare i programmi di reintegrazione sociale e i rimpatri assistiti di coloro che desiderano ritornare a casa in dignità.
«La tratta delle persone è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo unire le forze per liberare le vittime e per fermare questo crimine sempre più aggressivo, che minaccia, oltre alle singole persone, i valori fondanti della società e anche la sicurezza e la giustizia internazionali, oltre che l’economia, il tessuto familiare e lo stesso vivere sociale» (Papa Francesco).
Fonte: Ufficio Stampa Arcidiocesi di Palermo
Foto: Avvenire
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