L’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha partecipato all’incontro di presentazione del progetto di rigenerazione del quartiere Borgo Nuovo, finanziato con 25 milioni di euro dal Governo nazionale e 17 milioni di euro dal Comune.
Un progetto ambizioso che prevede interventi significativi: nuovi alloggi, riqualificazione della chiesa “San Paolo Apostolo” e dell’area parrocchiale, un centro sportivo multifunzionale, rifacimento dell’illuminazione pubblica, strade e marciapiedi, un campo di calcio e la ristrutturazione di scuole e palestre.
Le parole dell’Arcivescovo
Monsignor Lorefice ha espresso gratitudine per l’impegno economico profuso, sottolineando come il progetto vada oltre la riqualificazione urbana: “La valenza di questo progetto va letta rispetto al significato di ‘casa tra le case’. Non vogliamo più definire Borgo Nuovo – e nessun altro quartiere – una ‘periferia’. Lì dove ci sono uomini, donne, famiglie e case c’è il centro della città”.
L’Arcivescovo ha invitato le istituzioni a considerare la dimensione sociale del progetto: “La sfida per Palermo non è solo urbanistica, ma sociale: non può esserci trasformazione culturale se gli abitanti non hanno accesso a beni e servizi fondamentali”.
Il rischio della mafia
Lorefice ha ricordato inoltre come la mancanza di casa, lavoro e beni essenziali esponga al rischio del compromesso: “Se la gente non ha una casa, se non ha il lavoro che consente di avere e mantenere una casa, se non c’è il pane essenziale, il rischio che ci si rivolga alla mafia per avere il necessario resta un rischio altissimo”. L’Arcivescovo ha concluso con un appello all’impegno di istituzioni e cittadini: “La sfida che abbiamo davanti è impegnativa ma necessaria, una sfida che qualunque governo e amministrazione locale non può non avere come ideale”.
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